
La bella stagione estiva fa si che tantissima frutta circoli sulle nostra tavole ed è un peccato pensare che nella stagione invernale non la rivedremo più.
In questo articolo vi spiegheremo come essiccare la vostra frutta preferita senza l'uso di essiccatori e macchinari particolari, sfruttando solo l'energia del sole e del nostro semplice forno.
L'essiccazione della frutta è un metodo antico per conservare nel tempo frutta in maniera naturale.
La frutta mantiene tutte le sue qualità perchè quando essicchiamo la frutta non dobbiamo aggiungere altri alimenti come zucchero, olio e sale.
La frutta secca sarà buonissima al naturale e si conserverà a lungo visto che nel processo di essiccazione l'acqua viene eliminata e il prodotto rimarrà intatto riducendosi solo di volume, conservando tutte le sue caratteristiche nutritive.
Possiamo essiccare:
Frutta: albicocche, fichi, fragole, ananas, prugne, mele, pere, banane, lamponi arance e more.
Erbe: Basilico, aneto, estragone, prezzemolo, rosmarino, salvia, erba cipollina
Legumi e Ortaggi: fagioli, piselli, funghi, pomodori (buonissimi sott'olio) , peperoni, peperoncini e cetrioli.

Esistono vari metodi di essiccazione fai da te, vediamo quali.
Metodi di essiccazione di frutta e verdura
Essiccata dal sole: L'alta concentrazione di zuccheri aiuta l'essiccazione al sole della frutta.
Le condizioni ideali sono: temperature alte, basso grado di umidità e buona ventilazione. La frutta verrà lasciata al sole durante le belle giornate estive e grazie alle alte temperature si essiccherà rapidamente.
E' meglio mettere al riparo dall'umidità e dall'acqua la frutta.
Durante la notte, gli alimenti devono essere coperti e portati in ambienti riparati, poiché l'aria fredda porta condensa che addensandosi sul prodotto rallenta il processo.
Da evitare materiali in zinco o in cadmio, perché ossidandosi possono rilasciare residui nocivi per la salute. Evitare anche il rame o alluminio: il rame neutralizza la vitaminaC e fa ossidare gli alimenti, l'alluminio corrode e scolorisce.
Usare griglie in acciaio inossidabile appoggiate su un altro supporto, così da mantenere ariata l'area scelta, e per allontanare gli insetti usare retine o teli di zanzariera.
Per accelerare l'essicazione si possono usare teli di plastica che aumentando la temperatura non solo velocizzano i tempi ma riducono i rischi di deterioramento o muffe.
Ricordarsi comunque di arieggiare sempre la zona.
Essiccata al forno: E' un pò più lunga rispetto a quella fatta con il sole, ma può essere fatta tutto l'anno.
Si taglia al frutta e dopo averla massa sulla griglia, il forno dovrà arrivare ad una temperatura tra i 50/60°, meglio se a forno ventilato, se no si rischia di bruciare.
Se il forno non è ventilato, lasciate aperto lo sportallo.
I tempi sono un pò più lunghi, dalle 4 alle 10 ore magari da effettuare con intervalli di 10 ore e non tutto in una volta.

In entrambi i casi, ecco le procedure d'essiccazione:
- Scegliere la frutta o verdura migliore e fresca. La frutta deve essere matura, non deteriorata. Se la frutta è troppo matura può diventare troppo dura o ancor peggio pastosa e molla.
- Tagliare in modo omogeneo la frutta levando semi o noccioli.
- Prima di mettere la frutta ad essiccare, mettetela sul fuoco per poco tempo (max 1 minuto) in acqua bollente e subito dopo immergerla in acqua molto fredda, asciugarla e metterla sulle griglie per l'essiccazione. In questo modo verrà del tutto sterilizzata.
- Dopo l'essiccazione controllare se gli alimenti sono del tutto secchi. La frutta secca ha di solito la consistenza del cuoio, mentre gli ortaggi secchi dovrebbero essere friabili e croccanti. Per fare un test certo, basta prendere alcuni pezzi di frutta già trattati e dopo averli fatti raffreddare a temperatura ambiente, prenderli tutti insieme e stringerli nel palmo della mano: se su di esso non rimangono tracce di umidità e se i pezzi tendono a saltare via una volta che si apre il pugno, l'alimento può considerarsi secco.
- Dopo il trattamento di essiccazione gli ortaggi dovrebbero contenere non più del 10% di acqua e per questa ragione, al contrario della frutta, non necessitano di fermentare ulteriormente. La frutta, invece, dopo essere stata essiccata, necessita di ulteriore tempo per fermentare, dai 7 ai 10 giorni circa, prima di essere confezionata ed immagazzinata. Infatti, il tenore di acqua della frutta essiccata in casa è del 20% circa: quando estratta dal forno o dall'essiccatore questo residuo è distribuito in modo disomogeneo fra le diverse parti, vuoi per la forma vuoi per la posizione avuta nel forno o nell'essiccatore da ciascun pezzo durante il processo di essiccazione. Quindi, la fermentazione è l'ulteriore fase che permette all'acqua residua di fuoriuscire livellandone il contenuto all'interno di ciascun pezzo di frutta secca e riducendo, conseguentemente, il rischio di sviluppo di muffe.
- Per favorire la fermentazione della frutta secca, si consiglia di riporre ogni singolo pezzo, già raffreddato, in barattoli in vetro o in plastica riempiendoli per 2/3, avvitarvi i coperchi e lasciare riposare per 4-10 giorni. In questo modo l'eccesso di umidità contenuta in alcuni pezzi verrà assorbito da quelli più secchi. Agitare, quindi, i barattoli con regolarità (ogni giorno) per separare i pezzi che tendono ad amalgamarsi e per controllare la condensazione dell'acqua: se questa si sviluppa all'interno del barattolo, bisogna rimettere la frutta nel forno o nell'essiccatore per un ulteriore ciclo di essiccazione e poi, nuovamente, a fermentare.
- Al termine di questo processo, si suggerisce di sigillare e confezionare a proprio piacimento l'alimento secco e di riporlo nella dispensa o in magazzino. Si ricordi che gli alimenti secchi sono suscettibili di contaminazione da insetti e di riassorbimento dell'acqua: per questi due fondamentali motivi è assolutamente necessario che essi vengano impacchettati ed immagazzinati correttamente ed immediatamente dopo il trattamento. Dunque, dopo averli fatti raffreddare completamente, mettere i frutti o gli ortaggi essiccati in contenitori sigillati, come quelli che si utilizzano per surgelare gli alimenti, o in barattoli di vetro scuro previamente sterilizzati, stando attenti a non schiacciare il prodotto. La scelta del contenitore adatto deve essere effettuata a seconda delle proprie necessità: si possono utilizzare barattoli in vetro o in metallo, scatole con coperchi a chiusura ermetica o per il congelatore, resistenti all'umidità ed al vapore. Anche le buste di plastica pesante possono andare, ma si ricordi che esse non sono resistenti all'attacco di insetti e roditori, nonostante siano la protezione migliore contro l'umidità. Infine, per conservare al meglio i prodotti secchi conviene dividerli in porzioni, a seconda dell'uso che se ne vuole fare, poiché ogni volta che un pacchetto viene aperto, l'alimento viene esposto all'aria ed all'umidità, che necessariamente ne deteriorano la qualità.
Non vi resta che provare... :D
fonte: progettorienta - romaorienta.it

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