
Negli ultimi anni sono aumentati l’interesse e l’attenzione per la sicurezza alimentare; cresce la consapevolezza della necessità di prodotti sani sia per l'ambiente che per la salute umana.
Chi ricerca prodotti genuini e naturali si rivolge all'agricoltura biologica.
Ma cos’è l’agricoltura biologica? Quali sono i principi e i metodi che ci garantiscono prodotti veramente sicuri per la nostra salute e quella dei nostri bambini?
Quando un prodotto può dirsi Biologico?
Vediamo come nel quadro dell’agricoltura biologica termini come “sano, genuino, naturale” assumono un significato forte e preciso.
L’agricoltura biologica è innanzitutto un tipo di agricoltura diversa da quella convenzionale.
Alla base di questo metodo vi è la forte volontà di produrre nel rispetto dell’uomo e della natura, considerati imprescindibili l’uno dall’altra.
L’agricoltura biologica è un metodo di produzione definito dal punto di vista legislativo.
Nell'UE, queste norme sono state fissate nella Regolamentazione del Consiglio (EEC) No 2092/91 del 24 giugno 1991 sulla produzione biologica di prodotti agricoli e indicazioni relative su prodotti agricoli e generi alimentari.
Una revisione dettagliata del presente Regolamento ha portato alla nascita di due proposte della Commissione Europea nel dicembre 2005, volte ad un'ampia semplificazione e ad un miglioramento del regolamento, sia delle importazioni di prodotti, sia della produzione ed etichettatura dei prodotti biologici. Il Regolamento sulle importazioni, Regolamento del Consiglio 1991/2007 che modifica il regolamento CEE/n. 2092/91 relativo al metodo di produzione biologico di prodotti agricoli e alla indicazione di tale metodo sui prodotti agricoli e sulle derrate alimentari è entrato in vigore nel gennaio 2007.
L'altro, il Nuovo Regolamento del Consiglio sulla produzione biologica ed etichettatura dei prodotti biologici, fornisce la definizione della produzione organica, il suo logo ed il sistema di etichettatura , è stata adottato dal Consiglio dell'Unione Europea il 28 giugno 2007 e si prevede entri in vigore dal 1 gennaio 2009.
Il termine “biologico” si riferisce al modo di coltivare e lavorare i prodotti agricoli e degli allevamenti.
Biologico indica un metodo che rispetta il terreno non sfruttando eccessivamente le sue risorse, significa anche basso impatto ambientale e implica un metodo intelligente di gestire le risorse offerte dalla natura; all’estero i prodotti di agricoltura biologica vengono definiti organic food.
Un pò di storia
Alle origini dell’agricoltura biologica vi sono tre principali movimenti sviluppatisi nel corso del XX secolo.
Il primo di questi movimenti è nato in Germania, ispirato dall'antroposofia, la teoria elaborata nel 1913 da Rudolf Steiner come reazione al materialismo del tempo. Un suo discepolo, Pfeiffer, ne ha tratto i fondamenti filosofici e così è nata quella che è stata definita "agricoltura biodinamica".
Si basa sul principio che le colture sono influenzate dalle forze materiali e spirituali presenti nel cosmo.
L’Agricoltura biodinamica parte dal fondamento che l’azienda agricola è un vero e proprio organismo vivente a ciclo chiuso, inserito nel più grande organismo vivente cosmico, alle cui influenze soggiace.
L’agricoltore biodinamico conosce tali influenze e conseguentemente adotta un metodo pratico che le favorisce, col risultato di avere terreni fertili e vitali e prodotti salubri.
Gli altri due movimenti nascono entrambi dopo la seconda guerra mondiale.
In Gran Bretagna la Soil Association ha propugnato un'agricoltura naturale e rispettosa dell'ambiente, ispirandosi al "testamento agricolo" che Sir Howard ha stilato nel 1940 sulla base delle osservazioni condotte in India.
Il “testamento” si base sull’idea che per garantire l’equilibrio biologico e la fertilità è essenziale l’apporto di materie organiche soggette a compostaggio, che consentono anche di accrescere la resistenza delle piante ai parassiti ed alle malattie. Le idee di Sir Howard sono state riprese successivamente negli Stati Uniti da Rodale ed applicate in particolare nell'orticoltura.
Il terzo movimento è nato in Svizzera, ad opera di Rusch e Müller, che sono stati i primi a coniare la definizione agricoltura biologica. L'idea guida è l'utilizzazione ottimale delle risorse rinnovabili, al fine di garantire la sicurezza alimentare. Il metodo si caratterizza per l'importanza attribuita all'humus del terreno, per il ricorso al compostaggio di superficie e per la riduzione al minimo della lavorazione del terreno in modo da non alterarne la microflora.
Negli anni 80, in numerosi Paesi Europei e negli Stati Uniti un numero crescente di imprenditori agricoli si è convertito ai metodi di produzione biologica e sono state avviate iniziative per la trasformazione e la lavorazione dei prodotti.
All'origine sono stati due fattori:
- la progressiva diffusione, per quanto lenta e contrastata, della cultura dello sviluppo sostenibile;
- la migliore e più ampia informazione sui pericoli che alla salute vengono dall'utilizzazione intensiva in agricoltura di prodotti chimici di sintesi per la concimazione e l'ammendamento dei terreni.
Vediamo di seguito quali sono i principi e le pratiche dell’agricoltura biologica. Abbiamo parlato di rispetto dell’ambiente, questo si traduce in rispetto del terreno, della biodiversità e dell’acqua.

Terreno
Il terreno è una delle risorse naturali più importanti per la vita sulla Terra. Gli agricoltori biologici rispettano il terreno monitorando ciò che apportano e ciò che prelevano, controllano inoltre come la loro attività interferisce con la fertilità e la composizione del terreno.
Alcuni studi hanno scoperto che l'agricoltura biologica favorisce l’incremento del numero di organismi benefici che vivono nel terreno e che aiuta a migliorare la salute delle colture e degli animali.
Uno studio del 2002 intitolato Soil Fertility and Biodiversity in Organic Farming (en) (La fertilità del terreno e la biodiversità nell'agricoltura biologica) ha scoperto che l'agricoltura biologica:
- raddoppia il numero di scarabei stercorari nel terreno
- produce il 50% in più di lombrichi
- produce il 60% in più di Staphylinidae Raddoppia il numero di ragni
Biodiversità
Un principio dell’agricoltura biologica che ogni organismo vivente debba essere tenuto in considerazione: dal più piccolo microorganismo che vive nel terreno al più maestoso albero. Per questa ragione, ogni anello della catena di produzione dei prodotti biologici è studiato per mantenere e, dove è possibile, incrementare la diversità delle piante e degli animali.
Acqua
L'acqua non è vista solo come un fattore nel ciclo agricolo, ma come una risorsa vitale per incoraggiare la vita sulla terra, che deve essere protetta e accresciuta attraverso una attenta gestione. Ciò vuol dire che gli agricoltori di solito non usano l'acqua in modo inefficiente perché conoscono quanto un uso attento può portare ad una crescita fruttuosa di piante ed animali.
I metodi biologici contribuiscono a:
- conservare le risorse idriche
- mantenere un alto livello qualitativo di queste risorse idriche.
Il sistema agricolo biologico aiuta a mantenere e migliorare la qualità delle acque riducendo la quantità di prodotti chimici usati in agricoltura che possono riversarsi in laghi, fiumi, ruscelli ed altri corsi d'acqua.
Principi e metodi
Ecco in sintesi quali sono i Principi e i Metodi utilizzati.
Il rispetto dell’ambiente e dell’uomo si traduce in una serie di principi e metodi di lavoro, ecco i principali.
Produrre alimenti genuini e di alta qualità nutrizionale
Rotazione colture
Si evita cioè di coltivare per più stagioni consecutive sullo stesso terreno la stessa pianta. Questo per impedire ai parassiti di proliferare e dare al terreno il tempo di incrementare in modo naturale le sostanze nutritive.
Consociazione
Significa coltivare contemporaneamente piante diverse, l’una sgradita ai parassiti dell’altra. Vietate sostanze chimiche di sintesi I principi dell’agricoltura biologica vietano l’uso di sostanze chimiche come concimi, diserbanti, anticrittogamici, insetticidi, pesticidi in genere. Sono ammessi solo concimi organici (letame, compost) o minerali. In caso di necessità, per difendere le colture si può intervenire esclusivamente con sostanze di origine naturale autorizzate. In questo modo si evitano cambiamenti delle proprietà chimiche del suolo.
Vietati i coloranti nei prodotti alimentari
Vietato l’uso di organismi geneticamente modificati (OGM)
Ecco quali sono i Metodi per l' Allevamento del bestiame.
Alimentazione biologica
Gli animali devono essere alimentati secondo i loro fabbisogni con prodotti vegetali biologici.
Stabulazione libera e allevamento all’aperto
Con il metodo della stabulazione libera gli animali possono muoversi liberamente nella stalla, divisa in zona di alimentazione, movimento e riposo. Inoltre è possibile l’accesso permanente all’aria aperta.
Controllo della densità
Si limita un’eccessiva densità, infatti il numero di capi allevabili è in stretta relazione con la superficie disponibile.
Vietato l’uso di ormoni
Vietato l’uso di aminoacidi sintetici
Vietato l’uso di OGM
Vietato l’impiego di razze ottenute da manipolazione genetica
Razze autoctone
È preferibile allevare razze autoctone, perché ben adattate alle condizioni ambientali locali, resistenti alle malattie.
Perchè avere fiducia nell'agricoltura biologica
Quando si acquista un prodotto biologico si può essere certi di acquistare un prodotto sicuro, genuino e di qualità, prodotto secondo principi e regole ben precise. VI sono una serie di meccanismi che garantiscono al consumatore finale prodotti sicuri, senza l’uso di sostanze nocive e nel rispetto dell’ambiente.
Ispezioni e certificazioni
La catena di produzione del biologico ha un sistema di ispezioni molto rigido che serve a certificare che i prodotti sono conformi alla regolamentazione.
Importante da sapere che le ispezioni devono essere effettuate in ogni anello della catena di produzione dell'agricoltura biologica.
Ogni agricoltore, addetto alla lavorazione o importatore che opera nella settore dell'agricoltura biologica sia soggetto ad ispezione almeno una volta all'anno per assicurare che sia conforme alla regolamentazione.
Questo processo è supervisionato da ogni Stato Membro, il quale è responsabile nell'istituzione di un sistema di ispezione effettuato da autorità competenti ad assicurare la conformità agli standard stabiliti dalla Regolamentazione in materia biologica.
Logo ed etichettatura
La certificazione del prodotto biologico rappresenta una garanzia per il consumatore, assicura che il prodotto è stato realizzato secondo tutti i principi e le regole dettate dal Regolamentazione europea sull'agricoltura biologica.
Essa viene effettuata da Organismi di controllo autorizzati dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali in base al Regolamento dell’Unione Europea, attraverso tecnici specializzati e analisi mirate.
Il codice dell’Organismo di controllo che ha effettuato la certificazione del prodotto biologico si deve trovare sull’etichetta dei prodotti.
Il logo europeo che certifica i prodotti biologici garantisce che:
- almeno il 95% degli ingredienti sono stati prodotti con metodo biologico;
- il prodotto è conforme alle regole del piano ufficiale di ispezione;
- il prodotto proviene direttamente dal produttore o è preparato in una confezione sigillata; il prodotto porta il nome del produttore, l'addetto alla lavorazione o il venditore e il nome del codice dell'organismo di ispezione.
Qui tutte le informazioni utili su come leggere l’etichetta di un prodotto biologico.
Qui l'articolo Etichette dei prodotti di alimentazione biologica e cosmesi naturale
Fonti
Agricoltura e sviluppo rurale
http://ec.europa.eu/agriculture/organic/organic-farming/what-organic_it
In respect of people and nature
Ami il mondo del Biologico? Seguici sulla nostra Pagina!