
La melagrana è un frutto caratteristico dell’autunno così ricco di proprietà benefiche per la nostra salute da essere chiamato "frutto della medicina".
Conosciuto da moltissime civiltà antiche, lo troviamo in molti miti e riti religiosi, dai Greci alla cultura cristiana.
La melagrana è così ricca di sostanze benefiche e proprietà da poter essere definita un "Superfrutto".
Conosciuta soprattutto per l'alto contenuto di antiossidanti, sono tante le proprietà di questo eccezionale frutto: riduce il colesterolo cattivo (LDL), svolge un'azione antibatterica, previene malattie degenerative come Alzheimer e Parkinson.
In questo articolo parliamo delle principali proprietà della melagrana e del perché è utile consumare questo frutto a tavola o assumere il succo derivato dai semi.
Aspetti botanici
La melagrana è il frutto di un arbusto sempreverde che arriva in genere ad un’altezza di 3-4 metri, appartenente alla famiglia delle Punicaceae.
Il frutto viene chiamato generalmente melagrana, mentre il termine melograno indica l’albero.
La corteccia e i rami sono rugosi e color cenere, le foglie sono verde lucido e sfumate di rosso.
La fioritura avviene in giugno-luglio, i fiori sono costituiti da 5-8 elementi carnosi e grandi.
Il nome deriva dal latino “malum” (mela) e “granatum” (con semi), questo termine rende bene l’idea dell’aspetto di questo frutto.
Il frutto è infatti una bacca globosa e tondeggiante, caratterizzato da una buccia molto spessa e coriacea.
Nella parte superiore presenta una “corona” formata da quattro o cinque espansioni appuntite, i residui del calice del fiore.
All’interno troviamo 8 sezioni contenenti moltissimi semi.
Una melagrana contiene circa 600 semi rosei, angolosi e dal sapore acidulo, con all'interno una parte legnosa.
I frutti si possono classificare in base all’acidità: acido, agrodolce e dolce.
Solo alcune cultivar sono adatte al consumo fresco, altre infatti sono troppo dure per essere consumate.
Il melograno predilige climi miti, oggi lo troviamo nelle zone mediterranee di Europa, Asia e Nord America.
Storia e mitologia
L’origine del melograno non è certa, si pensa possa essere originario dell’Asia Occidentale, in particolare di una zona che si estendeva dal Punjab, in India, ai territori a sud del Caucaso.
Questo frutto trova spazio in molte civiltà antiche, legato quasi sempre a mitologie e riti religiosi.
La melagrana ha sempre affascinato ed incuriosito gli uomini per il suo colore vivo e per la caratteristica di racchiudere al suo interno così tanti semi, pe questo è simbolo di fecondazione e rigenerazione della vita dopo la morte.
Nell’antica Grecia questo frutto era sacro a Cerere, Era, Poseidone e Dionisio, la dea Era teneva in mano una melagrana come simbolo di fertilità.
Al tempo dei Romani, le spose si adornavano i capelli con i rametti di melograno per richiamare ricchezza e fertilità.
A questo frutto è legato il nome della città spagnola di Granata.
In epoca cristiana la melagrana diventa allegoria della Chiesa che raccoglie in sé i fedeli e la troviamo in moltissime opere d’arte, come la Madonna del melograno che tiene nella mano destra proprio questo frutto.
Questo frutto lo troviamo anche nella Bibbia tra i setti prodotti agricoli della Terra promessa e nella tradizione rabbinica.
In molti pensano che in realtà il frutto della conoscenza mangiato da Adamo ed Eva fosse una melagrana.

Caratteristiche nutrizionali
La melagrana è un frutto ricco di sostanze nutritive
sali minerali (potassio, manganese, zinco, rame, fosforo),
vitamine del gruppo B, vitamine A, C,
sostanze antiossidanti come flavonoidi e tannini.
Viene infatti definito “frutto della medicina” a indicare il contenuto di sostanze benefiche per la nostra salute e per le sue tante proprietà.

Proprietà
Quali sono le proprietà di questo eccezionale Superfrutto?
Abbiamo scelto di parlare esclusivamente delle proprietà del frutto e delle parti commestibili, tralasciando le proprietà di parti come la corteccia delle radici e i sui usi in quanto in questo articolo ci interessano le proprietà dal punto di vista esclusivamente alimentare, ma soprattutto perché queste parti della pianta risultano tossiche e ormai desuete.
Innanzitutto la melagrana è un frutto ricco di sostanze antiossidanti che ci aiutano contro i danni dell’invecchiamento e dei radicali liberi, aiutandoci così a prevenire malattie cardiovascolari, vari tipi di tumori e in generale e patologie legate all’ossidazione da parte dei radicali liberi.
Le sostanze contenute nella melagrana riducono il colesterolo cattivo (LDL).
I semi hanno proprietà astringenti e antidiarroiche; questo frutto svolge anche un’azione antibatterica.
A questo frutto è attribuita anche la proprietà di migliorare la fertilità maschile: uno studio statunitense ha valutato che il succo di melagrano potrebbe migliorare l'erezione nelle persone con disfunzione erettile lieve o moderata.
Antiossidante
La melagrana è conosciuta e apprezzata come un Superfrutto antiossidante, essendo uno degli alimenti con maggiore potere antiossidante.
Contiene infatti vitamina C e polifenoli.
La melagrana è un’ottima fonte naturale di vitamina C, importantissima vitamina antiossidante che svolge moltissime altre funzioni come quella di stimolare la produzione di anticorpi e quella antiallergica in quanto contrasta l’accumulo di istamina.
La melagrana è ricca di polifenoli, in particolare flavonoidi e tannini.
Molto importante il contenuto di Acido Ellagico, che conferisce a questo frutto importanti proprietà benefiche per la nostra salute.
L’acido ellagico è in grado di contrastare la proliferazione delle cellule cancerose e favorisce la diminuzione dell’apoptosi, cioè l’autodistruzione delle cellule.
In questo senso l’acido ellagico potrebbe essere utile nella prevenzione di malattie degenerative come l’Alzheimer il Parkinson.
L’apoptosi è infatti un processo fisiologico, tuttavia molte patologie, come morbo di Alzheimer e morbo di Parkinson, sono legate proprio a una morte cellulare precoce.
L’acido ellagico inibisce la perossidazione lipidica, svolge cioè un’azione antiossidante a livello cardiovascolare.
Il succo di melagrana contrasta in questo modo lo stress ossidativo e la formazione delle placche aterosclerotiche, potrebbe quindi essere utile nel trattamento dell’ipercolesterolemia e le patologie cardiovascolari, come l’arteriosclerosi.
Uno studio del 2004 condotto in Israele ha dimostrato che il succo di melagrana ha la proprietà di ridurre la pressione sanguigna e il colesterolo cattivo (LDL) e di aumentare in percentuale quello buono (HDL).
Prevenzione del cancro alla prostata
La melagrana potrebbe essere utile nella prevenzione di diversi tipi di tumore, in particolare uno studio clinico ha analizzato il ruolo svolto dal succo di melagrana in pazienti con valori di antigene prostata-specifico (PSA) aumentati anche dopo chirurgia o radioterapia alla prostata.
I pazienti sottoposti allo studio sono stati trattati con 227 g di succo di melagrana fino alla progressione di malattia.
Si è riscontrato, nelle analisi del siero eseguite in vitro, una diminuzione del 12% della crescita di LNCaP e un incremento del 17% dell’apoptosi (rispettivamente P = 0.0048 e P=0.0004), un aumento del 23% di ossido nitrico serico (P = 0.0085) e una riduzione significativa (P < 0.02) dello stato ossidativo e della sensibilità all’ossidazione dei lipidi serici.
Antibiotico batteriostatico
Le proprietà antibatteriche e vermifughe di questo frutto sono conosciute in molte medicine popolari, ad esempio nella medicina ayurvedica è descritto l’utilizzo come antielmintico.
L’azione antielmintica era conosciuta a scienziati come Plinio, Celso e nel Medioevo Barthelemy impiegava frutti, fiori e corteccia contro i parassiti dell’intestino.
Il succo di melagrana svolge un’azione batteriostatica, cioè inibisce la proliferazione dei batteri, in particolare quest’azione è svolta verso alcune specie di salmonelle responsabili di tifo e contro la Klebsiella peumoniae, responsabile di infezioni delle vie respiratorie.
Molto interessante uno studio condotto per studiare l’effetto di un estratto idroalcolico di melagrana sui batteri della placca dentale.
Lo studio ha coinvolto 60 pazienti in buona salute (33 femmine e 27 maschi, con età compresa fra 9 e 25 anni) con apparecchi ortodontici fissi che sono stati assegnati random a uno dei tre gruppi di trattamento previsto (20 per gruppo). Il primo gruppo (gruppo controllo) ha utilizzato per i risciacqui acqua distillata, mentre il secondo e il terzo gruppo hanno utilizzato rispettivamente clorexidina (gruppo standard) ed estratto di melograno.
L’estratto di melograno è risultato molto efficace verso i microorganismi della placca dentale, determinando una diminuzione dell’84%, in modo simile alla clorexidina che ha ottenuto una diminuzione del 79%.
L’acido ellagico contenuto inibisce inoltre alcuni ceppi di batteri patogeni che colpiscono la cavità orale e periodontale.
Controindicazioni
La parte da utilizzare, esclusivamente i semi, non ha particolari controindicazioni.
Le uniche indicazioni potrebbero essere, per le persone che soffrono di diabete o coloro che intendono seguire una dieta ipocalorica, di consumare questo frutto con moderazione in quanto è un frutto abbastanza zuccherino.
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In cucina

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