
In questo articolo indichiamo alcuni rimedi naturali per contrastare la fame nervosa o “fame compulsiva” un’alterazione del comportamento alimentare originato nel cervello e causato da una disfunzione neuro-endocrina a livello della regolazione dell’umore.
La fame nervosa indica quindi una condizione in cui non si mangia per fame ma per arginare dei disagi che hanno origine nella sfera psicologica come ad esempio ansia, depressione, solitudine, bassa autostima.
Anche alcuni eventi stressanti, come un lutto, una delusione affettiva, un fallimento lavorativo, possono scatenare dei meccanismi che portano a disturbi del comportamento alimentare come fame nervosa, bulimia, anoressia, night eating.
Aspetti biochimici
Le due aree del cervello coinvolte nel meccanismo dei disturbi compulsivi dell’alimentazione sono l’area mesolimbica legata alle sensazione della “ricompensa” e quella di elaborazione delle sensazioni di stress mediate dalle noradrenergiche.
Importanti sono anche le sensazioni dell’appagamento e del buon umore mediate dalla serotonina e dalla dopamina.
La fitoterapia offre validi rimedi per il trattamento di questi disturbi, in particolare per quanto riguarda il riequilibrio delle disfunzioni associate alla fame nervosa sono utili due tipologie di rimedi:
- piante ad attività neurovegetativa
- piante ad attività saziante e riducente l’appetito.
Piante ad attività neurovegetativa

Alcune piante ad azione ansiolitica e antidepressiva, assunte 1 ora prima dei pasti, possono essere efficaci per il riequilibrio del sistema neurovegetativo.
Queste piante agiscono sui meccanismi che sono all’origine della fame nervosa come ansia, depressione, agitazione, solitudine.
Inoltre sono utili anche come sostegno psicologico per le persone che vogliono seguire duna dieta per la perdita di peso.
Particolarmente indicate sono: iperico, passiflora, escolzia, valeriana, melissa, griffonia.
Approfondisci sulle piante officinali che contrastano l'ansia
Rimedi sazianti

Rimedi secondari, utili in sinergia alle piante officinali, sono i quelli che aumentano la sensazione fisica di sazietà.
Le fibre insolubili (cellulosa, emicellulosa, lignigna, amido resistente) e solubili (pectina, mucillagine, gomme, polisaccaridi di alghe) agiscono assorbendo liquidi.
Si possono assumere 30-90 minuti prima dei pasti con molta acqua, in questo modo si rigonfiano dilatando le pareti dello stomaco dando un senso di sazietà.
Inoltre la distensione della mucosa gastrica favorisce il rilascio di colecistochinina, responsabile nel promuovere il senso di sazietà.
Le fibre svolgono altre funzioni:
- normalizzano il transito intestinale con effetto lievemente lassativo
- agiscono come prebiotici
- riducono l’assorbimento dei grassi e dei glucidi
- controllano colesterolo e glicemia
Un’ottima fibra utilizzabile a scopo dietetico è il glucomannano, un polisaccaride ottenuto dal tubero di Konjac.
Il glucomannano è molto apprezzato nell’ambito delle diete ipocaloriche in quanto è capace di assorbire fino a 20 volte il proprio peso.
li glucomannano può essere assunto come integratore oppure si possono consumare gli Shirataki, spaghetti ottenuti dal tubero di Konjac.
Le indicazioni fornite sono a scopo informativo e non intendono sostituire le eventuali prescrizioni mediche.