
In questo articolo parliamo delle tante proprietà della canapa e dei suoi derivati, cioè olio e semi di canapa: ricchi di proteine di alta qualità e acidi grassi essenziali Omega-3 e Omega-6.
La canapa è conosciuta e apprezzata da millenni, molti sono stati i suoi utilizzi, da quello tessile a quello terapeutico.
Oggi, dopo anni di oblio, l’uso alimentare della canapa ritorna d’interesse nella comunità scientifica.
La canapa è infatti ricca di proteine e acidi grassi Omega-3 e Omega-6.
Molti sono infatti le proprietà benefiche dei semi di canapa e dei derivati come l’olio e la farina.
"Nessun alimento può essere paragonato alla canapa per il valore nutritivo. Mezzo chilo di semi di canapa fornisce tutte le proteine, gli acidi grassi essenziali e la fibra necessari alla vita umana per 2 settimane" dott. Udo Erasmus da Fats that heal, fats that kill, 1993.
In questo articolo vedremo quali sono le caratteristiche che rendono veramente interessante l’uso alimentare dei semi di canapa e derivati, quali sono le proprietà benefiche apportate all’organismo e quindi perché possiamo definire la canapa un alimento nutraceutico.
Descrizione botanica della pianta di Canapa Sativa

La Canapa Sativa è una pianta con fiori appartenente alla famiglia delle Cannabiacee, di natura dioica, troviamo cioè la divisione in piante femmina e piante maschio.
Il fusto della pianta può raggiungere un’altezza che varia da 1 a 4 metri; le foglie sono picciolate e presentano 7 segmenti lanceolati, acuminati, seghettati e pelose.
I semi sono prodotti dai fiori femmina, costituiti da un frutto secco detto achenio, di color grigio-verde lungo 3-5 mm e largo 2-3 mm.
Breve storia
La Canapa era conosciuta già dalle civiltà greca e romana (1 secolo d.C), l’olio veniva usato per uso terapeutico interno ed esterno.
In Cina, le prime testimonianze dell’uso terapeutico dei semi di Canapa Sativa risalgono al XIV secolo d.C, venivano usati contro vomito, stitichezza, dolori mestruali e avvelenamento.
In Italia la canapa è stata utilizzata per millenni e per svariati utilizzi: vestiti, supporti per la scrittura, alimento e uso terapeutico.
La canapa italiana “Carmagnola” era considerata la migliore per uso tessile; negli anni ’50 l’Italia era il secondo produttore di canapa al mondo dopo l’URSS.
La canapa è ancora più produttiva rispetto al cotone, la fibra è più robusta e duratura.
Ma con il successo delle fibre sintetiche inizia il declino dell’uso della canapa a scopo tessile.
La canapa è caduta nell’oblio soprattutto a causa dell’uso come sostanza stupefacente e del conseguente divieto.
A causa di ciò purtroppo sono stati dimenticati i possibili usi anche in campo alimentare di questa pianta molto interessante.
A riguardo, è importante sapere che il principio attivo THC (delta-9-tetraidrocannabinolo) ad azione psicotropa si trova non in tutte le specie di Canapa Sativa, ma soprattutto che i semi non contengono assolutamente THC; il consumo di semi di canapa e loro derivati è assolutamente sicuro e non ci è pericolo di assumere THC.

Caratteristiche nutrizionali della Canapa
Come detto all’inizio dell’articolo, i semi di canapa e i loro derivati sono completi e bilanciati dal punto di vista nutrizionale, sono diverse le caratteristiche che ne fanno un alimento molto interessante.
In sintesi, ecco le principali caratteristiche:
- Proteine, spettro completo degli aminoacidi essenziali
- Acidi grassi polinsaturi essenziali (EFA)
- Antiossidanti, buona fonte di antiossidanti come vitamina E, carotenoidi
- Vitamine, B1, B2, B6
- Minerali, con il consumo di semi di canapa e derivati apportiamo anche importanti minerali come calcio, ferro, potassio e fosforo.
- Fosfolipidi, le lecitine importanti per l’integrità delle membrane cellulari, usati perché aiutano a scindere i grassi ingeriti e migliorano il loro utilizzo da parte del fegato.
Proteine della canapa: spettro completo degli 8 aminoacidi essenziali
La canapa è un’eccezionale fonte di proteine vegetali.
La percentuale di proteine nei semi di canapa è di circa il 25%.
Le proteine contenute sono di alta qualità, apportano infatti tutti gli 8 aminoacidi essenziali per la sintesi proteica.
L’apporto di aminoacidi essenziali è molto importante per il nostro organismo, infatti sono gli aminoacidi che non vengono sintetizzati dall’organismo e devono quindi essere introdotti tramite l’alimentazione.
Seppur contenendo una minor quantità di proteine, la canapa contiene proteine di più alta qualità rispetto alla soia a cui mancano invece alcuni aminoacidi essenziali.
La canapa rappresenta un ottimo alimento da consumare anche insieme ad altre fonti di proteine vegetali, ad esempio per chi, seguendo un’alimentazione vegana, consuma già proteine vegetali come la soia e vuole apportare alla dieta un' altra ottima fonte di proteine, ad esempio gli sportivi.
Ottima fonte di acidi grassi essenziali, giusto equilibrio tra Omega-3 ed Omega-6
I semi di canapa sono un’ottima fonte di acidi grassi polinsaturi essenziali: Omega-3 (acido alpha linoleico), Omega-6 (acido linoleico), GLA (acido gamma linoleico).
Questi acidi grassi vengono definiti essenziali perché non vengono sintetizzati dal nostro organismo e devono essere quindi introdotti tramite la dieta.
È importante sottolineare che i semi di canapa contengono acidi grassi essenziali (EFA) nel rapporto ottimale di 3:1, come raccomandato dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità).
Oggi, l’alimentazione scorretta causa uno squilibrio di questo rapporto e lo porta a 13:1 ed anche 20:1.
Questo equilibrio tra Omega-6 ed Omega-3 è importante per prevenire e curare diverse patologie, tra le più diffuse come colesterolo alto, trigliceridi nel sangue, artrite reumatoide, diabete, psoriasi, eczema, sindrome premestruale e varie malattie autoimmuni.
Molte malattie comuni sono causate proprio dalla mancanza di acidi grassi essenziali e da uno squilibrio nel loro rapporto.
I semi di canapa sono poi una delle poche fonti di acido gamma linoleico (GLA), con una percentuale di circa 2-4%.
L’acido gamma linoleico ha un’azione antinfiammatoria, è importante per la regolazione del sistema ormonale e il ricambio dei lipidi; svolge inoltre un’importante azione nella sintesi delle prostaglandine, sostanze regolatrici delle attività di numerose ghiandole, muscoli e recettori nervosi.
Uno studio pubblicato dal Nutrition Journal dimostra che assumere 2,5 grammi di Omega-3 al (1 cucchiaino di olio di canapa) migliora il funzionamento dei neurotrasmettitori, la comunicazione tra le cellule del cervello e soprattutto aumenta la concentrazione.
Uno studio effettuato su comparazioni di diete seguite da diverse popolazioni ha evidenziato che il consumo di acidi grassi essenziali Omega-3 permette di rimuovere il colesterolo in eccesso e ridurre i livelli ematici di trigliceridi.
Un cambiamento nella dieta a favore di acidi grassi insaturi omega-3 e omega-6 e GLA di regola, in caso di elevati livelli di colesterolo nel sangue, abbassa il colesterolo “cattivo” LDL e mantenendo livelli desiderabili di HDL.
Una ricerca pubblicata da Psychosomatic Medicine evidenzia che i grassi omega-3 aiutano anche a mettere un freno al nervosismo.
Lo studio ha dimostrato che bassi livelli di questi grassi aumentano il rischio di soffrire di nevrosi.
Inoltre un apporto abbondante di omega-3 aumenta i livelli di serotonina e dopamina, i cosiddetti ormoni del buonumore.
La FAO/WHO (1994) raccomanda l’assunzione di acidi grassi polinsaturi, Omega-3 Omega-6 e GLA, in una proporzione ideale di 3:1.
Alcuni studi hanno associato l’uso di acidi grassi polinsaturi a miglioramenti dei sintomi nella sclerosi multipla, nei sintomi di neuropatie in pazienti affetti da diabete.
Ulteriori ricerche indicano che la somministrazione nella dieta di EFA, GLA e di altri PUFA omega-3 e omega-6 procuri miglioramenti nella cura di depressioni croniche, depressione post partum, problemi di concentrazione e psicosi schizofrenica.
In sintesi, ecco le funzioni svolte dagli acidi grassi polinsaturi essenziali:
- produzione di energia, per la formazione delle membrane cellulari;
- trasferimento dell’ossigeno dall’aria al sangue;
- sintesi di emoglobina;
- funzione delle prostaglandine;
- corretto equilibrio ormonale e per la produzione ormonale (ad esempio del testosterone)
- ridotto rischio di infarto trombotico.
Aiutano a ridurre il rischio di arteriosclerosi e di altre malattie cardiovascolari.
La carenza di questi acidi produce astenia, pelle secca, deficit immunitario, ritardo della crescita, sterilità.
Uso dei semi di canapa e derivati in cucina
I semi di canapa hanno una consistenza simile a noccioline tritate, un sapore gradevole e un retrogusto nocciolato.
Sono diversi gli usi che se ne possono fare in cucina.
Possiamo scegliere di consumarli da soli come gustoso e salutare snack, oppure li possiamo aggiungere a prodotti da forno, insieme alle insalate, come condimento nella pasta insieme all’olio di canapa, nello yogurt.
La farina di canapa ha anch’essa un gusto che ricorda le nocciole, la possiamo usare insieme ad altre farine negli impasti di pane, dolci, crepes, crocchette, polpette, salse, pizze e infarinature in generale; la farina di canapa sostituisce il 15-20% delle altre farine.
Da ricordare che negli impasti si può diminuire la quantità di grassi, in quanto la farina di canapa contiene già una frazione grassa data dall’olio.
Infine, speriamo che questo articolo ti sia stato utile per conoscere e inserire nella dieta un alimento ricco di sostanze e proprietà benefiche per la salute.
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I consigli descritti nell'articolo vogliono essere solo consigli, attenersi sempre ad eventuali prescrizioni mediche.
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